Riprendendo i temi di isolamento e alienazione del brano precedente “Alien”, la band continua a far emergere il disagio sociale che prova ogni essere umano. La tensione del singolo aumenta fino a trasportare il pubblico in un momento di panico.

Entro la fine dell’anno vorreste pubblicare un EP. Avete già iniziato a lavorare sui nuovi brani?

Edoardo: si, il lavoro per i prossimi pezzi è a buon punto, ci stiamo divertendo molto e abbiamo moltissime idee. In questa fase iniziale della nostra carriera stiamo cercando di sperimentare molto, sia per trovare sonorità più innovative ma anche per trovare la nostra direzione artistica.

Il brano “Stuck” illustra la sensazione di angoscia e confusione della protagonista: si tratta di un’esperienza realmente vissuta, un vero e proprio attacco di panico?

Emma L: Sì, “Stuck” è un brano molto personale e intenso, nato da un’esperienza reale di angoscia e confusione. Volevo catturare quella sensazione di disorientamento e isolamento che spesso accompagna un attacco di panico. Le immagini nel testo, come il sentire voci nella testa, vedere le stelle svanire e le pareti che si chiudono, sono tutte metafore di quel senso di perdita di controllo e di claustrofobia mentale. Non è facile descrivere a parole ciò che si prova in quei momenti, ma con la musica ho cercato di trasmettere quella sensazione. Vorrei che chi ascolta “Stuck” possa riconoscersi in queste emozioni, sentendosi meno solo nella propria lotta personale.

La linea musicale della vostra band è ben definita: da dove sono nate le suggestioni verso il rock e il grunge?

Edoardo: La linea musicale della nostra band è definita da quanto abbiamo assorbito nel corso degli anni. Le nostre suggestioni verso il grunge, il punk o il rock più classico nascono dalle nostre esperienze personali e dai gusti musicali che abbiamo sviluppato come gruppo. Ognuno di noi è cresciuto ascoltando band iconiche come Pearl Jam o Audioslave, che hanno lasciato un’impronta indelebile nel nostro modo di intendere la musica. Il nostro obiettivo è quello di trasmettere l’intensità e la sincerità che ci piace nel rock e nel grunge, cercando di aggiungere qualcosa di nostro al panorama musicale attuale.

Qual è il messaggio che vorreste trasmettere con questo nuovo singolo?

Emma L: Con “Stuck”, vogliamo trasmettere il senso di disorientamento e angoscia che si prova quando ci si trova intrappolati in una spirale di pensieri negativi e confusione. Il brano parla di quella lotta interiore che molti di noi affrontano, spesso in silenzio e da soli. Vogliamo che chi ascolta la nostra musica sappia che non è solo in questi momenti bui. Cerchiamo di esprimere la vulnerabilità e la disperazione, ma anche di offrire una forma di catarsi. È un invito a riconoscere e affrontare le proprie paure, sapendo che ci sono altre persone che comprendono e condividono queste esperienze.

Marco Vittoria

Sono Marco Vittoria, futuro architetto con l’hobby della scrittura. Appassionatissimo di musica, cinema ed arte, con una predilezione verso tutto ciò che riguarda gli anni ottanta e la pop art.

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Di Marco Vittoria

Sono Marco Vittoria, futuro architetto con l’hobby della scrittura. Appassionatissimo di musica, cinema ed arte, con una predilezione verso tutto ciò che riguarda gli anni ottanta e la pop art.