“Abbiamo tanti ottimi ragazzi, però purtroppo poca esperienza a livello internazionale. Donnarumma, dal primo giorno in cui ha messo piede in serie A, ha sempre e solo giocato partite importati con una maglia pesante come quella del Milan, poi le Coppe, la Champions, il PSG. In Nazionale ha dovuto sostituire Buffon e magari mentalmente è più preparato”.
A ‘Gli Sportivi della Domenica’ su Radio Cusano Campus è intervenuto il campione del mondo 2006 e allenatore Marco Amelia, con un commento articolato sulla grande scuola italiana dei portieri spesso non riconosciuta dalle big della Serie A, che schierano tra i pali nomi internazionali, mentre gli italiani vengono esaltati all’estero, come Guglielmo Vicario al Tottenham.
“Secondo me è la scuola di portieri migliore” riconosce Amelia. “Ma questi club, che hanno tante pressioni per ottenere risultati, per il ruolo cercano sempre di prendere portieri esperti, e non giovani. Mi dispiace pensare che, soprattutto quest’anno, Vicario sia dovuto andare in Premier League, poteva prenderlo qualcuno tra le top. Comunque Vicario è andato a fare un percorso ancora più grande di quello che poteva essere giocare in serie A con un top club, è andato al Tottenham e sta facendo molto bene. Gli altri si stanno costruendo quell’esperienza che poi li porterà a competere nei grandi club italiani.
Il fatto che Vicario sia lì è stata una scelta importante per lui”, ha proseguito Amelia. “Gli sta portando esperienza internazionale, che può servire a provare a mettere in discussione un ruolo che, dal primo momento di Donnarumma, sembra essere un po’ come è successo con Buffon. C’è bisogno di esperienza internazionale per questi ragazzi che sono molto bravi, e che vadano a sostituire i portieri stranieri che giocano con Milan, Inter, Roma, anche con la Juventus. Le squadre che giocano le coppe ti danno la possibilità di essere pronto anche mentalmente per vestire la maglia della nazionale”, ha concluso l’ex portiere campione del mondo, Marco Amelia.