Evento_06.02.2013 di Giuliano Raponi

Il 5 febbraio 2013 si e’ tenuto presso la “Sala ex Hotel Bologna” del Senato della Repubblica sita in via di Santa Chiara a Roma, il Convegno e 2° Tavolo Tecnico “Affrontare la crisi della famiglia nel nome dei figli” organizzato dal Coordinamento Interassociativo Libere Iniziative per la Bigenitorialita’ e le Ragioni dell’Infanzia (COLIBRI’ – www.colibri-italia.it). Questo evento e’ stato un incontro formativo importante con relatori di notevole spessore.

Per il Garante dell’Infanzia e l’Adolescenza Dr. Vincenzo Spadafora, e’ intervenuto il Dr. Marco De Amicis che oltre ad evidenziare le modeste disponibilita’ dei mezzi del Garante ed illustrare il campo d’azione della sua agenzia, ha parlato del lavoro svolto nei casi della P&G (Procter and Gamble) e del bambino del caso di Cittadella.

Il noto Prof. Matteo Villanova docente di neuropsichiatria infantile nonche’ Presidente dell’Osservatorio Laboratorio Tutela Rispetto Emozionale Eta’ Evolutiva (OLTREEE) ha voluto evidenziare, tra le altre cose, come un bambino privato di una figura genitoriale ha notevoli possibilita’ in futuro di divenire un adulto con problematiche psicologiche di diverso genere.

Il Dott. Vittorio Vezzetti, noto pediatra di fama internazionale, ha presentato il primo articolo medico-scientifico italiano riguardante “L’interesse del minore nelle differenti strutture familiari”. Molto coinvolgente e’ stato anche un passaggio tratto dal suo libro “Nel nome dei figli”. Libro che ha venduto oltre diecimila copie e che spiega in modo romanzato, ma nel dettaglio, tutte le fasi drammatiche di chi si trova coinvolto in una separazione e le dinamiche, a volte “incomprensibili”, di quanto accade nei nostri Tribunali.

Decise sono state anche le prese di posizione del Giudice Dr. Francesco Morcavallo del Tribunale dei Minorenni di Bologna che, avallando quanto fino a quel momento sostenuto, ha mostrato la sua indignazione nei confronti dei superficiali provvedimenti di molti giudici che nei fatti molto spessoo smembrano le famiglie senza una reale e profonda motivazione.

Ipocrisia e’ stato il termine usato ed evidenziato dal Rappresentante istituzionale dell’Avvocatura Italiana Avv. Marcello Adriano Mazzola per indicare l’atteggiamento che molti professionisti, e non solo, continuano a tenere nei confronti della moralita’ operativa della loro professione.

A tale proposito, in linea con quanto perseguito negli ultimi anni, l’Avv. Carlo Ioppoli, Presidente dell’Associazione Avvocati Familiaristi Italiani (ANFI), ha voluto ancora una volta sottolineare il lavoro svolto dai professionisti dell’associazione che lui rappresenta, la quale propone a tutti gli operatori del settore “il raggiungimento di una nuova consapevolezza delle proprie responsabilita’, in materia di minori e famiglia, e quindi di una professionalita’ responsabile” ed ha evidenziato la necessita’ di un approccio interdisciplinare ai problemi della Famiglia.

Infine, sono intervenuti anche il Presidente dell’Ordine Nazionale degli Assistenti Sociali Dr.ssa Edda Samory ed il Presidente dell’Ordine Nazionale degli Psicologi Dr. Paolo Barcucci. Tutti i presenti hanno sottolineato le difficolta’ che in genere si incontrano nel regolamentare le specializzazioni delle varie categorie, dovendo i professionisti trattare argomentazioni tra le piu’ disparate, ed hanno concordato che sia auspicabile in futuro una creazione di campi di interesse specifici cosicche’ si possano formare dei professionisti specializzati nei vari settori, in particolare nel trattazione del diritto di famiglia.

Al convegno hanno partecipato anche i politici che gia’ in passato hanno dimostrato interesse nei confronti delle problematiche familiari ed hanno contribuito concretamente al miglioramento delle dinamiche derivanti dalle separazioni. La Senatrice Alessandra Gallone, attualmente Capogruppo Fratelli d’Italia, promotrice del DDL 957 e della Legge sull’equiparazione tra tutti i figli (senza distizione tra quelli leggittimi, naturali ed adottati), ed il Vicepresidente della Camera dei Deputati Rocco Buttiglione, che ha sottolineato come il problema della corretta applicazione della Legge vigente dipenda dai Magistrati e la supervisione dei loro comportamenti dal Consiglio Superiore della Magistratura (CSM). Entrambi, pur ricordando le difficolta’ legate a chi evidentemente ha interessi politici e professionali, e pertanto e’ contrario ad una maggiore oggettivita’ di tali norme e ad un concreto snellimento delle controversie riguardanti le separazioni, hanno promesso continuita’ impegnandosi anche in futuro affinche’ i risultati ottenuti ed il lavoro svolto fino ad ora non vada perso o vanificato.

In conclusione, anche se non e’ ancora evidente nelle aule di molti Tribunali italiani che continuano a conformarsi alle passate decisioni ormai obsolete e fuori norma, e nonostante i mezzi di informazione eclissino sulle reali dimensioni e la delicatezza di queste problematiche, nonostante ancora evidentemente molto c’e’ da fare, abbiamo avuto la sensazione che, anche grazie a questi eventi, finalmente qualcosa stia cambiando soprattutto nella presa di coscienza di molti professionisti che sempre piu’ cercano di fare della loro professione uno strumento sociale per aiutare il prossimo e non solo un modo per arricchirsi.

Coordinamento Esteri e Bigenitorialita’

 

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