Intervista al cantautore Levi, che il 28 novembre scorso ha pubblicato il suo nuovo singolo, “L’amore da ubriachi”, disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica.
“L’amore da ubriachi” racconta i frammenti di una storia d’amore intensa… Se tu dovessi definire la parola “amore” in che modo lo faresti?
L’amore per come l’ho vissuto io è un sentimento davvero difficile e impegnativo, soprattutto quello intenso. Se dovessi definirlo con una sola parola opterei per sfida o battaglia, qualcosa in cui si combatte e per cui non ci si arrende subito, anche nei momenti di difficoltà.
Se dovessi lanciare un messaggio ai giovani d’oggi cosa vorresti dire loro?
Proprio questo… Non arrendersi subito davanti alle prime difficoltà, soprattutto se si è molto innamorati o una coppia che sta crescendo, giovane, come me ad esempio che sono nato dal grande amore esistente fra i miei genitori. È l’unica forma di amore che conosco, che poi è quella a cui ambisco. Sicuramente anche loro avranno avuto momenti difficili, ma la cosa fondamentale in una relazione è quella di non arrendersi davanti alle prime difficoltà. Oggi si sta un po’ perdendo questo senso di comprensione tra i giovani. È tutto un po’ “superficiale”.
C’è anche qualcosa di autobiografico nel brano?
Tutto. È una storia che ho vissuto, un amore giovanile, tossico. Era bello ma non poteva durare. Probabilmente ce ne siamo accorti un po’ tardi. Ha fatto soffrire sia me che lei. Quando poi accadono queste cose non belle si dice che è tutto un circolo, anche alle persone vicino a noi.
Puoi parlarci del concept del videoclip abbinato?
Devo ringraziare Chiara e Lorenzo che sono riusciti a rappresentare in maniera perfetta quello che vivevo anch’io con la mia relazione, ovvero i momenti gioiosi, di felicità (ad esempio nei negozi di abbigliamento), insomma gli attimi della vita quotidiana. Tutto quello che si vede di felice e gioioso alla fine è l’immagine di una sbronza, è solo una cosa un po’ “offuscata”. È bello quando succede ma poi ci si sveglia nella vita reale. Si è sobri e questo amore non può funzionare. “L’amore da ubriachi” è una metafora del fatto che molto spesso queste relazioni che non funzionano sono offuscate da momenti di reciproca felicità come quelli che si hanno ad esempio durante una sbronza a fine serata, poi quando ci si risveglia non si ricorda più niente, si entra nella vita reale e si soffre,
C’è un artista con cui ti piacerebbe collaborare in futuro?
Tantissimi. un artista italiano potrebbe essere probabilmente Mahmood. Lo vedo molto simile al mio stile.
Sì anch’io ho notato molti punti in comune fra voi… E, credimi, è un complimento perché è uno degli artisti che stimo maggiormente…
Infatti mi piacerebbe molto lavorare con lui. A livello internazionale, invece, credo Morgan Wallen, che è un cantante Country.
Ultima domanda… A proposito di futuro… Visto che ci avviciniamo anche al 2026… Quali sono i tuoi programmi per il prossimo anno (se li puoi già rivelare)?
Quando abbiamo fatto uscire “L’amore da ubriachi” ci siamo preparati per non fermarci solo a questo lavoro. Fa parte del nostro percorso da proseguire con una certa coerenza e determinate tempistiche. Sono già in preparazione e stanno per uscire diverse canzoni che rappresenteranno momenti particolari della mia vita. Stiamo solo cercando di capire in che modo riuscire a lanciarle ed ottenere il risultato che possano essere ascoltate dal maggior numero di persone possibile.
È quello a cui ambisco.
Forse dovrete anche scegliere in che ordine farle uscire…
Esatto. Con un team fantastico stiamo cercando di creare la relativa strategia.
Guarda il videoclip su YouTube: https://youtu.be/VbGBj6xFsa8?si=0lgzeU2lrQ8xnNRH


