I feel like a bombed cathedral live a Pesaro 27 aprile 2024 il report

I feel like a bombed cathedral live a Pesaro sabato 27 aprile 2024: il report.

Sabato 27 aprile 2024 presso la Chiesa dell’Annunziata di Pesaro ha avuto luogo, nell’ambito della rassegna “Algebra delle Lampade“, il concerto di I feel like a bombed cathedral, progetto di Amaury Cambuzat.

I feel like a bombed cathedral live a Pesaro 27 aprile 2024: il report del concerto

Il tutto ha avuto inizio verso le 18:30 con immagini sullo sfondo caratterizzate da colori vivaci e infuocati…
Si è passato quindi a una mano che rapidamente ha cambiato colore… Lo schermo ha continuato poi a essere infuocato… I rumorismi della chitarra di Cambuzat pian piano hanno iniziato ad animarsi sempre di più… Il musicista “ha giocato” infatti di continuo con i pedali che azionava con i piedi e con le mani. Musica e proiezioni sembravano quasi fondersi. Nel mentre il pubblico ha continuato ad ascoltare e guardare estasiato.
Con un archetto di violino Amaury Cambuzat ha dato poi vita a suoni che riportavano alla memoria la No Wave newyorkese dei primi anni ottanta. Sembrava infatti quasi di riascoltare Glenn Branca o i primi Sonic Youth. Continui loop sono rimasti sempre a fare da perfetto tappeto sonoro mentre Amaury Cambuzat metteva in luce tutta la sua maestria nel domare la chitarra che emetteva lente progressioni di accordi e arpeggi. Applausi scroscianti hanno introdotto poi il quarto brano che è iniziato con un ritmo simile al battito di un cuore, ma con frequenze semiregolari.

La incredibile la varietà (e quantità!) di suoni che Amaury Cambuzat è riuscito a produrre durante la performance

È davvero incredibile la varietà (e la quantità!) di suoni che Amaury Cambuzat è riuscito a produrre durante la performance. A un certo punto sullo schermo è comparso addirittura un teschio rosso e nero che si trasformava in sincrono con la musica! Verso la fine del brano ha iniziato però ad assumere numerose colorazioni per tornare successivamente a quelle originarie. Nel frattempo le atmosfere si facevano sempre più cupe e inquietanti, quasi darkwave.
Cambuzat ha ripreso quindi nuovamente l’archetto, esplorando gli ultimi tasti della chitarra, che era soggetta a continue percussioni.

Verso la fine del concerto…

Il concerto nel frattempo si stava lentamente avvicinando alla fine, tra gli sguardi incuriositi dei presenti che erano consci di aver assistito a una performance dal sapore onirico e unica nel suo genere.
Amaury Cambuzat prima di eseguire il bis ha ringraziato l’organizzazione locale, l’Amat e ha quindi imbracciato una chitarra che gli era stata data da un liutaio del luogo, Paolo Lucenò.
Il logo del progetto I feel like a bobed cathedral è rimasto fisso dietro di lui per tutta la durata dell’ultimo segmento di questo spettacolo che oserei definire quasi multimediale.

Tra le canzoni che Amaury Cambuzat ha proposto non sono mancate “Def”, “Indignation” (subito prima del bis) e “Rev”.

Le dichiarazioni di Amaury Cambuzat dopo la fine dello spettacolo

Questo quanto ci ha dichiarato Amaury Cambuzat appena dopo la fine dello spettacolo:

sono felicissimo di essermi esibito qui, la Chiesa dell’Annunziata intanto è stupenda, bellissima!  Aver registrato il sold out con un pubblico molto attento è stato emozionante, sono davvero felice. Ho vissuto questa esperienza al massimo. Tornerei qui anche subito. Le prossime date sono per ora però solo in Norvegia e in Ungheria (anche se non ancora sono state confermate). Per adesso non ce ne sono in Italia, questo è un progetto un po’ complesso da organizzare. Ci vorrebbe il posto giusto, si potrebbe fare e funzionerebbe anche. Mi sono esibito nei club in passato, ma ritengo che per I feel like a bombed cathedral siano più idonei un teatro o una chiesa, quindi luoghi più particolari e suggestivi. Anche io mi sento più ispirato da questo tipo di location, visto che improvviso la metà del set. Se il posto è bello mi aiuta anche a dare di più“.

Marco Vittoria

Sono Marco Vittoria, futuro architetto con l’hobby della scrittura. Appassionatissimo di musica, cinema ed arte, con una predilezione verso tutto ciò che riguarda gli anni ottanta e la pop art.

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Di Marco Vittoria

Sono Marco Vittoria, futuro architetto con l’hobby della scrittura. Appassionatissimo di musica, cinema ed arte, con una predilezione verso tutto ciò che riguarda gli anni ottanta e la pop art.