di Fabio Camillacci
Dopo i campionati italiani di rugby, causa emergenza coronavirus terminano in anticipo anche i tornei di A e di A2 di basket. La notizia era nell’aria da giorni, adesso è anche ufficiale. È arrivato infatti il comunicato federale che sancisce lo stop: “Il Presidente della Federazione Italiana Pallacanestro Giovanni Petrucci, considerata la determinazione della LBA (la Lega Basket, ndr) di demandare ogni e qualsivoglia decisione in merito alla chiusura anticipata della stagione 2019/2020 e sentito per le vie brevi il Consiglio Federale, dichiara concluso il Campionato di Serie A. Tale decisione è stata presa a seguito della perdurante emergenza epidemiologica da COVID-19 su tutto il territorio nazionale. La FIP è determinata a tutelare la salute di atleti, tecnici, arbitri, dirigenti, di tutti coloro che partecipano all’organizzazione delle gare dei campionati e delle loro famiglie. Considerato che dai DPCM e dalle Ordinanze emesse, fino a questo momento, dal Governo e dalle Regioni non emergono date certe circa la possibilità di ripresa dell’attività sportiva in condizioni di totale sicurezza, non si può pensare che si svolgano gare di basket sul territorio nazionale, ed in particolare nelle zone geografiche più colpite dall’epidemia”.
Altri dettagli della nota della Fip. Nel comunicato della Federbasket si legge ancora: “Dal Governo, dalle Regioni e dalla scienza, inoltre, arrivano precise e stringenti indicazioni che riguardano il distanziamento sociale. Misure impossibili da attuare per uno sport di contatto come la pallacanestro. È noto, altresì, che molte Società hanno autorizzato la partenza verso il loro Paese di origine di molti atleti di cittadinanza straniera. È dovere, quindi, della FIP assumere ogni iniziativa che possa tutelare le proprie affiliate ed i propri tesserati. Dichiarare conclusa l’attuale stagione sportiva permette ai club ed ai tesserati di adottare tutti quei comportamenti necessari ad evitare ulteriori costi da sostenere in assenza di attività. La FIP ritiene di adottare questo provvedimento anche in considerazione dell’impossibilità di disputare le gare alla presenza di migliaia di appassionati, patrimonio fondante del movimento cestistico italiano. Queste sono le ragioni poste alla base della decisione di dichiarare concluso il Campionato di Serie A maschile per la stagione 2019/2020”.
Le parole del presidente della Fip Gianni Petrucci a Sky Sport 24. Dopo l’ufficializzazione dello stop ai campionati di basket, il numero uno della Federazione italiana pallacanestro ha fatto chiarezza: “Lo scudetto per questa stagione non verrà assegnato”. Discorso chiuso dunque dopo che in precedenza Umberto Gandini, presidente della Lega Basket Serie A, aveva lasciato aperta la questione dicendo: “Non abbiamo ancora affrontato il tema perché abbiamo lavorato, in buona fede, per cercare di riprendere. Ora ci parleremo, dovremo tenere da conto anche delle decisioni della Lega di A2, che è un vaso comunicante, e d’intesa con la Federazione troveremo la quadra”. Mentre per decidere quali squadre italiane parteciperanno alle prossime Coppe Europee le istituzioni cestistiche hanno precisato: “Sappiamo che ci sono due sistemi differenti, uno sotto l’Eurolega e uno sotto la Fiba attraverso la Champions League e ci adegueremo e daremo le indicazioni necessarie affinché le squadre italiane siano presenti in Europa”.
La situazione prima dello stop definitivo. La serie A di Basket è ferma dal primo marzo. Fino a quel momento erano andate in scena 22 giornate, in pratica l’intero girone di andata più sette giornate di ritorno. Con il blocco del torneo di fatto saltano 12 turni di stagione regolare più i playoff scudetto. In questi giorni, inizialmente, non tutti i club erano d’accordo sulla chiusura definitiva. Poi, col passare del tempo anche le società contrarie si sono allineate vista l’impossibilità, sempre più chiara, di non poter più giocare a porte aperte, quindi senza pubblico e di conseguenza senza incassi. E per uno sport come il basket che rispetto al calcio non gode di diritti tv milionari, questo avrebbe comportato solo costi e pochissime entrate economiche.
Fuga da Covid-19. Appena esplosa l’emergenza coronavirus, più di 50 giocatori stranieri hanno lasciato l’Italia, rendendo di fatto impossibile la ripresa. Virtus e Fortitudo Bologna avevano proposto di completare la stagione in corso giocando da luglio in poi, ma la proposta è stata bocciata dalla Lega Basket. Successivamente, lunedì 6 aprile, con una lettera i due club bolognesi hanno chiesto alla Lega di non prendere alcuna decisione per il rischio di cause legali di varia natura da parte di sponsor e abbonati. La Lega ha però demandato la decisione sulla chiusura alla Fip che ne ha preso atto ed è arrivata a sancire oggi la fine anticipata della stagione, con il conseguente congelamento di promozioni e retrocessioni. Tutto questo in attesa di sapere quali e quante squadre saranno al via la prossima stagione.
Fermati anche gli altri campionati di pallacanestro. Il Presidente della Fip Giovanni Petrucci ha accolto anche la richiesta avanzata dal Presidente della Lega Nazionale Pallacanestro Pietro Basciano, dichiarando concluso in anticipo pure il campionato di serie A-2. Nel relativo comunicato si legge: “Preso atto dei provvedimenti già assunti con cui sono stati dichiarati conclusi tutti i Campionati regionali e nazionali dilettanti, constatata la permanente emergenza epidemiologica su tutto il territorio nazionale e sentito il Consiglio Federale, la Fip conferma di aver aderito all’istanza della Lega Nazionale Pallacanestro e di aver assunto il provvedimento che dichiara conclusa la stagione sportiva 2019/2020 per la A-2 maschile, congelando in questo modo promozioni e retrocessioni”. Ricordiamo che nei due gironi, Est e Ovest, dove comandavano Ravenna e Torino, si erano giocate tra le 24 e le 26 partite di campionato. La chiusura della A-2 uomini si aggiunge a quella già decisa della serie B e della A-1 e A-2 femminile.