L’11 giugno del 1979 a Los Angeles scompare, per un tumore allo stomaco, l’attore John Wayne, padre del western americano e vincitore, nel 1969, del premio Oscar come miglior protagonista per il film “II Grinta”.
Nel mondo statunitense, l’anima di Wayne rivive ancora oggi in molte pellicole diventate punto di riferimento per la storia del cinema per i temi trattati, il modus operandi dell’attore, la vicinanza con gli spettatori, tracciando le basi per un linguaggio cinematografico universale.
Dopo i successi raggiunti con il cinema muto negli anni venti, John Wayne entra in sintonia con il regista John Ford, grazie al quale inizia una serie di importanti collaborazioni e si cimenta anche in altri generi cinematografici oltre al western, come i film d’avventura e alcune commedie, nelle quali ha da sempre mantenuto un’aurea mistica, di rappresentanza culturale statunitense, nella sua purezza e veridicità.
La fama dell’attore viene associata al capolavoro “Ombre rosse” di John Ford, destinato a diventare poi il simbolo di un certo spirito americano, con i suoi punti di forza e punti di debolezza.
Il genere cinematografico che Wayne incarna per eccellenza, promuovendo un rapporto diretto tra sé stesso e i propri personaggi, è, dunque, il genere western inserito in un mondo leggendario, distante e sognante per gli habitué affezionati ai personaggi portati sullo schermo dall’attore che, anche nei film, mantiene intatta l’autenticità, l’eroicità insita nella sua essenza di uomo dinamico che ha saputo incarnare il Novecento americano in tutte le sue contraddizioni.