A pochi giorni dalla conclusione della 73esima del Festival di Sanremo continuano le polemiche sulla gestione di quello che era un popolare e tradizionale evento canoro italiano che negli ultimi anni sta degenerando in un’esibizione di un mix trash, volgarità e propaganda politica rigorosamente sbilanciata a sinistra. È di questo avviso anche Giovanbattista Fazzolari.
“Con Sanremo la Rai ha fatto una figuraccia. Ha toccato il fondo, un livello bassissimo. Cominciamo dalla Ferragni: è una persona che non ha mai nascosto le sue antipatie per Giorgia Meloni, fin dalla campagna elettorale. Bene, tu sei la televisione di stato e fra le tante persone rispettabili e valide che ci sono in Italia non ne hai una che non sia ispirata da una antipatia nei confronti della premier?”. Parole forti che sono state pronunciate da un uomo chiave nell’esecutivo di Giorgia Meloni, nonché uno dei suoi più stretti e fidati collaboratori. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, parlando al Foglio, che fanno presagire che al momento opportuno il governo si occuperà anche della televisione pubblica. Fazzolari, che dichiara di non guardare la televisione e di non ascoltare la musica, pare che Sanremo lo abbia guardato bene. Riguardo al discussino bacio tra Fedez e Rosa Chemical, Fazzolari sentenzia: “Bisogna riportare il decoro nella televisione di stato. L’azienda deve cambiare, su questo non ci piove”. Anche se “adesso la governance di viale Mazzini non è una priorità, prima o poi interverremo, questo è sicuro“. Tutti avvertiti.
Infine il capitolo Berlusconi. Secondo il sottosegretario alla presidenza del Consiglio le uscite “quasi pro Putin” del leader di FI non minano alla stabilità e all’unità della coalizione di governo. “Gli Usa, il deep state, l’omino della Cia non hanno altri interlocutori affidabili al di fuori di lei”, Giorgia Meloni. Insomma, la garanzia dell’esecutivo si chiama America.