di Fabio Camillacci
Dopo 7 giornate, Napoli solo al comando: come ai tempi di Maradona, come nei memorabili anni dei due scudetti firmati “Pibe de Oro” (foto). E’ ancora presto, certo: ma Napoli sogna e fa bene. Lo ribadiamo, questo può davvero essere l’anno buono per festeggiare il tricolore all’ombra del Vesuvio. Anche perchè, storicamente e statisticamente parlando: quando ci sono delle grandi novità, delle rivoluzioni nelle regole e nei regolamenti, la Juventus non vince mai lo scudetto. E nemmeno Inter e Milan. Un esempio su tutti: nella stagione 1984-85 quando fu introdotto il sorteggio arbitrale (poi ovviamente revocato) vinse lo scudetto il Verona di Bagnoli. Da Bagnoli allenatore a Bagnoli zona partenopea il passo può essere storico e breve. Altri tempi? Forse. Sta di fatto che finora il tecnologico Var, seppur sempre di interpretazione umana si tratta, non ha giocato a favore della Juventus. Conferme in tal senso sono arrivate dal posticipo domenicale: Atalanta-Juventus 2-2 con i bergamaschi protagonisti di una straordinaria rimonta dopo il 2-0 bianconero. Restano dubbi sull’intera prestazione arbitrale: anche negli episodi favorevoli alla Vecchia Signora. Dybala si fa parare da Strakosha il rigore del possibile 3-2. Dunque, Napoli sogna e nel “lunch-match” senza storia si gode il tris partenopeo contro il Cagliari al San Paolo: azzurri primi con due punti di vantaggio su Juve e Inter. Continue reading…