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Delitto di Modena, altre due auto vicine al luogo della morte di Alice Neri

di Luca Marrone

Modena. Proseguono le indagini sulla morte di Alice Neri, la 32enne rinvenuta carbonizzata nel bagagliaio della sua auto il 18 novembre scorso, nelle campagne nei pressi di Concordia.

Gli inquirenti si stanno concentrando, tra l’altro, su due automobili che sono passate vicino al luogo del ritrovamento del cadavere della donna, la notte della scomparsa. A quanto si legge sul Resto del Carlino, i veicoli sarebbero stati immortalati dalle telecamere di sorveglianza nei pressi di via Mazzalupi e stradine limitrofe. Già escluso il coinvolgimento di ulteriori due vetture, delle Mito bianche, transitate lungo la strada provinciale verso le 5 del 18 novembre e risultate appartenere a degli operai che si stavano recando al lavoro. Cosa è successo davvero quella notte? E chi è effettivamente coinvolto nel delitto?

Secondo la Procura, il fatto che, pochi giorni dopo l’omicidio, Mohamed Gaaloul – il tunisino 29enne principale sospettato – sia fuggito in Francia, costituirebbe comunque una significativa attestazione della sua colpevolezza. Lui ha dichiarato di aver lasciato l’Italia per ragioni di lavoro. Con riferimento alla notte della scomparsa di Alice, Gaaloul ha ammesso di aver accettato un passaggio dalla giovane, fuori allo Smart Cafè di Concordia, dove lei aveva trascorso la serata in compagnia di un collega di lavoro.

Di certo, quella notte, il giovane si trovava presso il locale. Alle 2,57, le telecamere lo hanno ripreso in sella a una bicicletta: due minuti dopo, è giunto appunto dinanzi allo Smart Cafè. Verso le 3,30, si sarebbe diretto verso l’auto di Alice, ancora ferma all’esterno del bar. Successivamente, nella ripresa si scorgono solo sagome indistinte e, alle 3,40, Alice si è allontanata con la sua vettura. Ancora fitto il mistero su quanto sia accaduto dopo.

Nelle immagini raccolte dalle telecamere, si vede chiaramente che Gaaloul portava a tracolla un borsello. Il reperto verrà esaminato nell’ambito dell’incidente probatorio richiesto dalla Procura. Saranno anche sottoposti ad analisi l’anello di fidanzamento e la fede matrimoniale di Alice Neri, rinvenuti all’interno della sua auto.

Il 3 febbraio si terrà l’udienza al Riesame, in seguito alla richiesta di scarcerazione del tunisino, proposta dal suo difensore, l’avvocato Roberto Ghini.

Mohamed Gaaloul in tre fotogrammi estratti dalle riprese delle telecamere di sorveglianza

Mohamed Gaaloul in tre fotogrammi estratti dalle riprese delle telecamere di sorveglianza