Circondata da 13 ettari vitati, l’azienda di Caprigliano si colloca nelle splendide campagne del viterbese dove Federica Amadio porta avanti un’antica tradizione familiare giunta alla quarta edizioni di vignaioli.
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Agroalimentare
“MasterChef il mio trampolino di lancio” Michele Ghedini si racconta in un’intervista esclusiva.
Era l’edizione del 2016, quando sulla schermo di Masterchef apparve il giovane e timido Michele Ghedini, fin da subito uno dei più amati dai telespettatori.
All’epoca 21enne, Michele riuscì a conquistare tutti con la passione e l’impegno, “sopravvivendo” anche alle numerose critiche dello Chef Cracco e raggiungendo il sesto posto finale nell’edizione.
“Desideri de Forchetta”: Simona e la sua passione per la cucina
Noi italiani, in fin dei conti, siamo persone semplici: un popolo di romantici, di sognatori ma soprattutto siamo “buone forchette”.
Voglia d’estate? Tutti da NaVì!
Da ormai un anno le nostre vite sono inevitabilmente cambiate profondamente, il lockdown ha cambiato tutto modificando le nostre abitudini ed obbligandoci a fare molti sacrifici. Continue reading…
Roma/ Sociale, con “New Food” e “Oltre” Natale solidale per bimbi e minori con disabilità *
Un Natale all’insegna della solidarietà, dell’affetto, dei sorrisi e della bontà. Con questi principi la “New Food”, nota azienda romana di prodotti e alimenti gluten free, ha deciso di regalare panettoncini e altri piccoli dolci natalizi alle persone con disabilità e ai minori svantaggiati di alcuni Centri di Roma e provincia (Centro diurno Asl Roma 2 La bottega delle Idee di Tor Cervara, Progetto laboratori per persone con disabilità municipio Roma 2 s Lorenzo, Centro diurno comune di Nettuno di villa Albani), gestiti dalla coop “Oltre”, che dal 1992 si occupa con impegno e dedizione di servizi di assistenza e di percorsi di formazione ed educazione destinati a tanti ragazzi e a tante famiglie con fragilità. Continue reading…
OPERAZIONE “SELE PULITO”: SEQUESTRATE DALLA GUARDIA DI FINANZA DI SALERNO 8 AZIENDE BUFALINE PER GRAVI VIOLAZIONI AMBIENTALI
I Finanzieri del Comando Provinciale di Salerno sono impegnati in prima linea nel contrasto dei reati in materia ambientale – fenomeno sempre più allarmante nella Piana del Sele -, con un piano coordinato di controlli. Continue reading…
LOTTA AL “CAPORALATO” ESEGUITE MISURE CAUTELARI PERSONALI A CARICO DI 60 SOGGETTI E SEQUESTRATE 14 AZIENDE AGRICOLE
Nel corso di questa notte, oltre 300 finanzieri del Comando Provinciale di Cosenza, con l’ausilio di militari dei Reparti di Catanzaro e Crotone, hanno dato esecuzione, tra le Province di Cosenza e Matera, ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Castrovillari, dott. Luca COLITTA, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica, dott. Flavio SERRACCHIANI, a carico di 60 persone, indagate di associazione per delinquere finalizzata all’intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro (c.d. “caporalato”) ed al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
L’imponente attività della Guardia di Finanza ha condotto all’applicazione di 14 ordinanze di custodia cautelare in carcere, 38 ordinanze di arresti domiciliari e 8 ordinanze di sottoposizione all’obbligo di presentazione alla p.g.
Le Fiamme Gialle cosentine hanno, altresì, proceduto al sequestro preventivo di 14 aziende agricole, di cui 12 ubicate in provincia di Matera e 2 in provincia di Cosenza, per un valore stimato di quasi 8 milioni di euro, e di 20 automezzi utilizzati per il trasporto dei braccianti agricoli reclutati.
L’indagine, denominata “Demetra”, trae origine dal controllo, effettuato dai finanzieri della Tenenza di Montegiordano, di un furgone che, diretto nelle campagne lucane, percorreva la S.S. 106 Jonica con a bordo n. 7 braccianti agricoli provenienti dalla sibaritide.
Le preliminari attività d’indagine conducevano, sin da subito, all’identificazione di numerosi soggetti, italiani e stranieri (in particolare, di nazionalità pakistana, magrebina e dell’Est Europea), impegnati in un’organizzata e fiorente attività di sfruttamento illecito di manodopera bracciantile, c.d. “caporalato”, e di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina nella piana di Sibari.
Le investigazioni, durate più di un anno, hanno visto le Fiamme Gialle di Montegiordano impegnate in un’intensa attività di intercettazione, in numerosi e mirati servizi di osservazione e pedinamento, localizzazioni GPS, sequestri, acquisizioni documentali ed assunzione di sommarie informazioni.
All’esito, è emerso un quadro indiziario grave ed univocamente attestante plurime e reiterate condotte di sfruttamento ed utilizzazione illecita di manodopera, spesso reclutata anche attingendo dai C.A.S.I. locali, nonché di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Oltre 200 i braccianti reclutati e condotti sui campi in condizioni di sfruttamento, costretti a lavorare in assenza di dispositivi di protezione individuale, impiegati in turni di lavoro usuranti e costretti ad accettare condizioni di lavoro degradanti e non conformi alle prescrizioni giuslavoristiche vigenti nel settore. Due le associazioni criminali smantellate dalla Guardia di Finanza ed operanti tra la Calabria e la Basilicata; la prima, cui appartenevano, a vario titolo, 47 soggetti, impegnata in una fiorente attività d’intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.
L’organizzazione era così composta:
16 soggetti, i c.d. caporali, vertici del sodalizio criminoso con compiti di direzione e controllo dell’illecita attività. Erano loro a stabilire le modalità del reclutamento, a fissare le condizioni dell’impiego sui campi dei singoli braccianti, ad avere i rapporti con gli imprenditori-utilizzatori della manodopera, ad organizzare i furgoni utilizzati per il trasporto dei braccianti reclutati presso le diverse aziende, a tenere la contabilità relativa alle giornate di lavoro svolte da ciascun bracciante, a retribuire quest’ultimo per la singola giornata di lavoro svolto mediante la corresponsione di somme di denaro non adeguate al lavoro prestato; 8 soggetti, i c.d. sub-caporali, con il ruolo di collaboratori diretti dei vertici del sodalizio criminoso, la longa manus di questi ultimi nella gestione della manodopera bracciantile; 22 soggetti, i c.d. utilizzatori, che, attraverso le aziende agricole da loro gestite, ben 13, e sulla scorta di consolidati rapporti con i vertici dell’organizzazione criminale, impiegavano i braccianti reclutati nei campi, sottoponendoli a condizioni di sfruttamento ed approfittando del loro stato di bisogno. Ciò mediante un collaudato sistema di fittizie assunzione che, in ultima analisi, determinava imponenti risparmi fiscali e previdenziali; 1 dipendente dell’amministrazione comunale di Rossano (CS), il quale, abusando del suo ruolo, favoriva i vertici dell’organizzazione criminale rilasciando documenti di identità e certificati di residenza in favore dei braccianti reclutati, al fine di regolarizzarne la posizione sul territorio e consentire la fittizia assunzione da parte delle aziende utilizzatrici.
La seconda, composta da 13 soggetti, impegnata, oltre che nell’illecito sfruttamento della manodopera, anche nel favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Ed invero, le indagini della Guardia di Finanza di Montegiordano hanno consentito di far emergere un’organizzata struttura criminale che, dietro pagamento di cospicue somme di denaro, organizzava matrimoni “di comodo” finalizzati a garantire la permanenza, sul territorio italiano, di una pletora di soggetti irregolari ovvero a favorire, mediante permessi di soggiorno per ricongiungimento familiare, l’ingresso di soggetti dimoranti all’Estero.
Dopo essersi procurati la documentazione necessaria, gli indagati organizzavano le nozze presso il Comune di competenza e, nel giorno stabilito, con la compartecipazione di testimoni fittizi, aveva luogo il matrimonio tra i finti nubendi i quali, poi, decorsi i termini di legge, si attivavano subito per attivare il procedimento di separazione personale prima e divorzio poi.
Le penetranti investigazioni della Guardia di Finanza hanno, altresì, permesso di:
- individuare oltre 200 braccianti agricoli, per lo più extracomunitari, i quali, in stato di bisogno, sono stati impiegati, in condizioni di sfruttamento, a favore di 14 aziende agricole;
- ricostruire le retribuzioni percepite dai braccianti reclutati; retribuzioni corrisposte in nero ed inidonee a garantire una vita dignitosa;
- quantificare gli imponenti guadagni illeciti accumulati dagli indagati;
- accertare la disponibilità, in capo agli indagati, di plurimi automezzi utilizzati per il trasporto dei braccianti sui campi di lavoro;
- accertare, altresì, un ampio fenomeno di acquisto illegale di gasolio per l’agricoltura, cioè di combustibile agevolato poiché con accisa ridotta, gasolio utilizzato per alimentare i suddetti mezzi di trasporto. Il gasolio veniva acquistato dagli indagati direttamente o per il tramite di soggetti terzi e detenuto presso i luoghi di dimora, in modo da poterlo utilizzare all’occorrenza;
- accertare le condizioni degradanti in cui vivevano i braccianti agricoli, invero essi alloggiando in strutture fatiscenti, spesso in sovrannumero, strutture di fortuna, procurate loro dagli indagati, e per le quali erano costretti a corrispondere una somma di denaro a questi ultimi per abitarvi.
L’operazione “Demetra” si colloca nell’ambito di quella più ampia attività di salvaguardia della legalità economico-finanziaria del Paese, tutela dei cittadini e delle imprese oneste, in cui è costantemente impegnata la Guardia di Finanza che, ogni giorno, lotta contro qualunque forma di sfruttamento della manodopera, al fine di ristabilire l’ordine economico violato, difendere i diritti dei lavoratori nonché quelli delle imprese che scelgono di operare nella legalità.
Sequestro depuratori a Benevento, operazione NOE
Dalle prime ore della mattinata i Carabinieri del Gruppo Tutela Ambiente di Napoli stanno dando esecuzione al Decreto emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari di Benevento, all’esito di un’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, con il quale è stato disposto il sequestro preventivo di 12 depuratori di Benevento e provincia, e a numerosi decreti di perquisizione emessi dal pubblico ministero a carico degli indagati. Inquinamento ambientale, frode nelle pubbliche forniture, truffa, favoreggiamento personale, gestione illecita di rifiuti, scarichi di acque reflue senza autorizzazione, abuso d’ufficio e falso sono i reati ipotizzati dalla Procura della Repubblica di Benevento nei confronti di 33 indagati
fonte Varese Press
L’eccellenza nella pasticceria: la parola a Vienna Donnini “NaVì è sinonimo di qualità e tradizione”
“Un percorso iniziato prima che nascessi” si presenta cosi Vienna Donnini, la giovane imprenditrice che sta deliziando i più pregiati palati d’Italia con i suoi prodotti. La pasticceria-gelateria NaVì rappresenta l’eccellenza del settore nell’interland Pontino e non solo; tradizione, ambizione e qualità le parole chiavi che hanno portato la famiglia Donnini ad un successo meritato e ottenuto con un impegno ventennale. Continue reading…
La cucina romana di Quinto Quarto e la pizza InForno con le sue farine
Farina che passione, ma anche le materie prime eccellenti, i Dop ed il presidi Slow Food e le attenzioni per la cucina vegana e per ciliaci. Ed una cena assaggio si trasforma in una festa per il palato, per gli occhi, per il desiderio di conoscenza. E si perché prima di ogni cibo si mette in bocca la cultura, l’amore per i prodotti della nostra bella Italia, la ricchezza di varietà di ogni singolo cibo. Tutto nasce da un incontro di passioni: quella per la varietà delle farine e dei tanti possibili impasti, quella per le selezioni di carni, delle selezioni casearie, dei vini: insomma la passione per il cibo doc e dop. Ed ecco uniti, dal febbraio del 2015, nel locale Inforno ad Ostia, Corso Duca di Genova 22L, le passioni di Inforno e di Quinto Quarto o meglio di Andrea e Paolo che hanno dato vita ad un locale in cui convivono l’eccellenza della pizza, della birra e della buona cucina in genere.
I proprietari, provenienti da esperienze professionali diverse, hanno le loro idee sulla qualità, sulle materie prime selezionate tra eccellenze italiane, DOP e presidi Slow Food. E così il tripudio di pregiate farine biologiche, anche macinate a pietra, diventano impasti per i vari tipi di pizza ottenuti dopo mesi di prove ed assaggi, i tagli di carne italiana (provenienti da uno dei migliori allevamenti biologici a Km 0) diventano morbide e che si sciolgono in bocca amalgamate ad accostamenti sapienti, ed anche un semplice supplì diventa pregiato con l’uso dello zafferano e del gorgonzola di pregiata proveninza e gusto. Ogni cibo ha il suo accompagnamento con il bere: dalle migliori birre, tradizionali ed artigianali, nazionali ed estere, ai vini selezionati ed accostati in modo da evidenziare il gusto del cibo senza mai coprirlo. In questo luogo del gusto, che è molto riduttivo chiamare pizzeria o ristorante, si svolgono periodicamente cene a tema sia regionale, che per tipologia, dando risalto anche alla quotidianità che offre degustazioni anche per vegani e ciliaci. Vi consigliamo di seguire le date e le iniziative sul sito http://www.inforno.eu/ . Prossimamente sarà disponibile il video della serata sul canale You Tube di Made in Italy Press. In questa specifica occasione abbiamo avuto modo di presiedere alla cena romana. Ecco che cosa abbiamo assaggiato per voi.
CENA DEGUSTAZIONE “LA ROMANA” DEL QUINTO QUARTO
Un viaggio nella tradizione gastronomica romana che fonde la cucina del Quinto Quarto con gli elementi culinari tipici di InForno. Prende così vita uno sfizioso menù preparato dal giovanissimo Chef Leonardo Contestabile, formatosi alla Scuola di Cucina Internazionale Alma di Gualtiero Marchesi, e da un’altrettanta giovane brigata di cucina che dalla bruschetta arriva al maritozzo con la panna deliziando i palati dei commensali in un percorso alla scoperta di straordinarie e gustose materie prime.
Si inizia con un tris di bruschette con coppa di testa e carpaccio di arancia, trippa alla romana e pecorino ancestrale di Sergio Pitzalis di Palo per proseguire con due supplì: uno con cacio e pepe ed uno coda alla vaccinara. Seguono due pizze: una con la pajata di Luca Terni di Capalbio, miglior macellaio d’Italia nel programma di Rai Due ‘Detto fatto’, ed una gricia con guanciale Antico Nero d’Aspromonte di Francesco Riggio presidio Slow Food e pecorino ancestrale di Sergio Pitzalis di Palo, realizzate con impasto di farina multicereali tipo 2 farro monococco, segale integrale e grano duro antichi grani senatore Cappelli. Farine biologiche, lentamente macinate a pietra nell’antico Mulino Cavanna della Riviera di Dronero (CN), una struttura che nasce su un canale benedettino del 1670. Ad accompagnare il tutto, il vino corposo e avvolgente Pancarpo IGP Lazio dell’Azienda Agricola biologica Donato Giangirolami. Degna conclusione della cena romana un gustoso maritozzo con la panna accompagnato dal passito Apricor IGP Lazio sempre dell’Azienda Agricola Giangirolami.
Sara Lauricella
Cioccolatò: si chiude l’edizione 2018 con record di presenze
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Difese immunitarie: ecco tutti i consigli per rinforzarle
l nostro sistema immunitario ricopre un ruolo fondamentale per il nostro organismo, in quanto fa da scudo contro virus e batteri patogeni, salvaguardandone le funzioni. Continue reading…
Roma, tutto pronto per l’inaugurazione dell’Orto Giardino di Tor Cervara
Venerdì 5 ottobre dalle 9.00 alle 18.00 sarà possibile visitare l’Orto Giardino di Tor Cervara, uno spazio urbano che riapre al pubblico grazie al lavoro svolto congiuntamente dal Centro Diurno La bottega delle Idee per la Cooperativa Oltre e l’Associazione il Tulipano Bianco che ha curato la riqualificazione dell’area, con la collaborazione della ASL Roma 2 – Servizio territoriale Disabili adulti. Un progetto che sviluppa una buona pratica: la riqualificazione urbana di un’area delle periferie di Roma attraverso il lavoro agricolo e di giardinaggio, e l’integrazione dei soggetti più deboli, con un risultato aperto a tutta la comunità, di forte inclusione sociale. Venerdì prossimo Utenti-ortolani e operatori accoglieranno gli invitati per raccontare del progetto: alle ore 11.30 ciascuno degli utenti adotterà uno spazio dell’orto che è stato chiamato affettuosamente “orto degli amici del Gatto Dario”, per la presenza di un micio… che presiederà all’inaugurazione. Continue reading…
La dottoressa Macario(Assotutela): “Grano e olio italiani sempre più a rischio”
I crescenti problemi intestinali a cui ultimamente si è sempre più soggetti , potrebbero essere sempre più a motivo attribuiti anche ai grani importati in Italia dall’estero sopratutto dal Canada, a sfavore della Continue reading…
MALTEMPO, TISO(CONFEURO-IC): “AL FIANCO DEI PICCOLI CONTADINI DIMENTICATI”
“Il maltempo che ha colpito il nostro Paese negli ultimi giorni ha causato ingenti danni al sistema agricolo italiano, riaccendendo – più in generale – i fari mediatici sulla condizione precaria dei piccoli contadini dimenticati, per i diritti dei quali Confeuro Continue reading…