a cura di Francesca Baroni
Il giocatore brasiliano Felipe Melo racconta i suoi successi e il suo affetto per l’Italia.
Da un paio di anni giochi nella squadra brasiliana Fluminense. Come ti trovi a Rio? (che tra l’altro è la tua città natale, sei di casa).
“Sono tornato nella città dove sono cresciuto, dove vivono la mia famiglia e i miei amici. La città dove tutto è iniziato e anche dove tutto finirà. Un cerchio che si chiude.”
Prima stavi a San Paolo, hai giocato per quattro anni nel Palmeiras. Cosa ti manca di quella città?
“Sono stato quasi 5 anni a San Paolo, ho vinto tutto con il Palmeiras. Quando sei così tanto tempo in una città ti affezioni al luogo e alle persone, ho instaurato amicizie importanti. Fortunatamente Rio de Janeiro e San Paolo distano solo 40 minuti di aereo e ogni volta che posso ci ritorno. A San Paolo ci sono tantissimi ristoranti buoni.”
Vorresti che i tuoi figli seguissero le orme del padre e intraprendessero una carriera calcistica?
“Ho tre maschi e una femmina. I tre bambini fino ad ora hanno deciso di giocare a calcio: il più grande gioca già in serie B. Li seguo molto, hanno delle qualità innate e sono felice perché li vedo felici. Se diventeranno calciatori sarò molto orgoglioso di loro, ma come papà spero solo nella loro realizzazione indipendentemente dalle loro scelte. Non è nemmeno facile la vita di un calciatore professionista.”
Noi italiani siamo curiosi di conoscere che progetti hai per il futuro: torneresti mai a vivere in Italia?
“I prossimi mesi saranno determinanti per prendere delle scelte, se giocare ancora un anno qua o se lasciare al termine della stagione. Sicuramente dovrò prendere una decisione. Certamente non abbandonare mai il calcio, lo potrei vivere sotto altre vesti: come allenatore o come commentatore. C’è anche tantissima voglia di tornare in Italia, che mi manca tantissimo. Ho giocato in squadre importanti e ho mantenuto buone amicizie.”
Prima per Salutaci con un tuo “motto” o una frase che ti rappresenta.
“Dico sempre <Grazie a Dio> e <Dio è buono>”