
Abbattimenti avvenuti principalmente nella zona russa di Kursk, già scenario in passato, di eventi simili.
La Russia, risponde in maniera massiccia con una pioggia incessante di missili con almeno 23 vittime di cui molti bambini. Situazione che nelle ultime ore sembra essere peggiorata, tanto da essere richiamati a combattere sui caccia F-16, decine di piloti ucraini. Il comandante delle forze aeree ucraine, Yurii Ihnat, avrebbe rilasciato dichiarazioni inequivocabili sul fatto di aver identificato già numerosi piloti con grande esperienza di combattimento; giovani piloti che conoscerebbero l’inglese e che sarebbero pronti ad entrare in azione da un momento all’altro. Mentre l’esercito ucraino avvia un nuovo processo di addestramento di terra e di volo, reclutando soldati giovanissimi, Petrel Pavel, il presidente della Repubblica Ceca, ha visitato i numerosi sfollati -circa 200 mila ucraini che, a causa della guerra hanno perso ogni cosa- a Dnipro, annunciando lo stanziamento di aiuti umanitari. La Polonia ha fatto sapere di aver rafforzato il confine con la Russia, nella regione di Kaliningrad, attraverso l’utilizzo di dispositivi e armi moderne.