
L’esercito di Israele allarga le operazioni a sud di Gaza city, alla ricerca dei leader di Hamas.
Le operazioni militare dell’esercito di terra di Israele, allarga in tempi record, le missioni di messa in sicurezza del territorio. Yahya Sinwar, Izz al-Din Al Quassam e Muhammad Deif, i maggiori sostenitori e comandanti delle brigate di Hamas, sarebbero fuggiti da Gaza, per rifugiarsi nei territori circostanti (Khan Yunis). Popolazione palestinese, lasciata in balia degli eventi, senza un sostegno militare e senza proseguire le trattative per il rilascio degli ostaggi israeliani. Chiusura anche da parte dei rappresentanti del governo di Benyamin Netanyahu che non è disponibile al dialogo con Hamas, a meno che “Non sia contemplato il rilascio dei bambini e delle loro madri”. “Accordi che attualmente non hanno novità, per la liberazione degli ostaggi”. Se le trattative sono ferme, anche la possibilità di far entrare grandi quantità di carburante a Gaza, sono diminuite, se non per far funzionare le pompe dell’acqua e delle fognature, per impedire epidemie (per la popolazione di Gaza e per i militari israeliani). Il gabinetto di guerra israeliano, infatti, permetterà “gli aiuti umanitari perché essenziali al continuo sostegno internazionale. Senza aiuti umanitari, anche chi sostiene Israele, altrimenti, avrebbe difficoltà a sostenerci a lungo”.